Il gusto e l'olfatto


 

 IL GUSTO E L'OLFATTO

 

 

Analisi dei sensi
 
I nostri sensi percepiscono gli stimoli esterni:
 
Il gusto e l’olfatto percepiscono stimoli chimici e vengono percepiti dai chemorecettori e sono capaci di legare e percepire i sapori e gli odori.
 
Le 4 qualità riconoscibili dal gusto sono:
1.      salato
2.      dolce
3.      amaro
4.      acido
 
I sapori più complessi vengono riconosciuti come miscela delle quattro qualità elementari.
I chemorecettori del gusto, le gemme gustative, sono distribuite nel cavo orale (palato, arcate palatine, faringe e laringe), con una maggiore concentrazione sulla superficie dorsale della lingua. Le gemme gustative, riunite in gruppi da 1 a 5, formano le papille. Ciascuna gemma è costituita da 40-50 cellule con la capacità di trasmettere il segnale chimico percepito in impulso nervoso, che fibre nervose ad esse connesse trasporteranno fino al cervello.
 
L’olfatto. Non esistono odori elementari riconoscibili dall’olfatto, sebbene abbiamo capacità notevoli nel distinguere e riconoscere le molecole in base al loro odore. L’odore, infatti è in grado di distinguere da 2000 a 4000 odori.
 
Il gusto e l’olfatto lavorano insieme. La lingua funziona come un laboratorio chimico in cui le molecole di cui sono composte le sostanze, principalmente cibi, vengono analizzate e riconosciute a livello delle papille. Il naso compie queste analisi a livello della mucosa olfattiva. Qui le cellule recettrici, dotate di piccole digitazioni, dette microvilli, catturano le molecole odorose.Il contatto con gli odori provoca una reazione chimica che genera un impulso nervoso diretto al cervello, al quale spetta il compito di decifrare l’odore. La cavità nasale, attraverso la faringe, comunica con la cavità boccale. Durante la masticazione alcune molecole odorose dei cibi, attraverso questo canale, raggiungono la mucosa olfattiva. Qui vengono analizzate per integrare la sensazione di sapore del cibo con quella di odore.
 
Il tatto e l’udito percepiscono stimoli meccanici e vengono percepiti dai meccanorecettori.
La vista percepisce stimoli luminosi e vengono percepiti dai fotorecettori.
I propriorecettori, percepiscono gli stimoli interni del nostro corpo e ad ogni stimolo, segue sempre un’ azione.
 
Il senso dell’orientamento si basa principalmente sui sensi della vista e del tatto; mentre il equilibrio si basa principalmente sui sensi della vista e dell’udito.
 
La recezione più antica è la chemiorecezione, tramite questa, i batteri sono in grado di percepire le sostanze chimiche di cui hanno bisogno in, quantità infinitesimali.
 
Prima di incominciare ad eseguire gli esperimenti, ci ha divisi in 4 gruppi ed io ero nel gruppo con la Sara e la Francesca.
  
1° Esperimento
 
Materiale:
3barattoli di vetro che contengono la stessa quantità d’acqua, ma non la stessa quantità di zucchero: il 1° barattolo conteneva acqua e 1 cucchiaino di zucchero, il 2° barattolo conteneva acqua e 2 cucchiaini di zucchero il 3° barattolo conteneva acqua e 3 cucchiaini di zucchero e un contagocce.
 
Procedimento:
Nadia (la biologa), ha fatto assaggiare ad ognuno di noi, tramite il contagocce, qualche goccia di soluzione di acqua e zucchero, prelevata dai tre barattoli di vetro, ma facendoceli assaggiare in ordine sparso. Lo scopo dell’esperimento consisteva nel riuscire a distinguere l’ordine esatto dei tre barattoli cioè qual’era il barattolo che conteneva 1 cucchiaino di zucchero, quello che ne conteneva 2 e infine quello che ne conteneva 3.
 
Conclusioni:
Senza alcuna difficoltà, siamo riusciti a distinguere l’ordine esatto dei tre barattoli.
 
Esperimento
 
 
Materiale:
3 bicchierini di plastica e 3 succhi di frutta con gusto molto simile, albicocca, pesca e pera.
 
Procedimento:
Nadia, senza farci vedere di che gusto erano i tre succhi di frutta, ne ha versato un mezzo bicchierino per ogni tipo, L’esperimento si suddivideva in due parti; l’assaggiatore, in questo caso io, doveva assaggiare, la prima volta, i tre succhi con il naso tappato e la seconda volta con il naso stappato.
 
Conclusioni:
Lo scopo di questo esperimento era di riuscire a distinguere i tre succhi anche con il naso tappato, nel mio caso, ho trovato più difficoltoso riuscire a distinguere il gusto del succo di frutta alla pesca, con il naso tappato. È abbiamo constatato che con l’aiuto dell’olfatto è molto più facile distinguere i cibi.
 
I ricettori del gusto si trovano sulla lingua e si chiamano pupille gustative; sono molto simili a fossette dentro le quali ci sono neuroni (recettori) che percepiscono i sapori.
 
3° Esperimento
 
Materiale:
Fette di pane tagliate a piccoli quadratini.
 
Procedimento:
Nadia ha tagliato due fatte di pane, poi li ha ulteriormente tagliati in tanti piccoli quadratini. Ognuno di noi ha preso un quadratino e l’ha appoggiato semplicemente sulla lingua; successivamente l’abbiamo masticato.
 
Conclusioni:
Ci siamo accorti che se appoggiamo il pane sulla lingua il suo sapore è molto insipido, quasi non si distingue, se invece viene masticato, il pane è molto più saporito. Questo accade perché, le papille gustative, percepiscono i sapori dei cibi, solo quando sono in forma di soluzione (sciolti)grazie all’aiuto della nostra saliva.
 
4° Esperimento
 
Materiale:
4 barattoli di plastica e in ognuna di queste si trovava una soluzione diversa, 1° barattolo = valeriana, 2° barattolo = acqua e limone, 3° barattolo = acqua e sale; 4° barattolo acqua e zucchero e un contagocce.
 
Procedimento:
Nadia passava da ognuno di noi, con la 1° soluzione (valeriana diluita) spruzzandocene qualche goccia sulla lingua e il nostro compito era quello di distinguere dove percepivamo la sensazione di amaro.
Poi è stato ripetuto lo stesso procedimento con le altre tre soluzioni. Ci è stata consegnata una fotocopia per gruppo, dove vi era disegnata una lingua suddivisa in 6 parti e noi in base alle soluzioni aspre, amare salate e dolci, noi dovevamo indicare sulla fotocopia dove avevamo percepito i precedenti sapori.
 
Conclusioni:
Dopo aver ripetuto l’esperimento con tutti e 4 le soluzioni, ho provato a compilare la fotocopia su cui era disegnata la lingua, ma i risultati della mia percezione non combaciavano completamente con quelle poi dettate da Nadia.
 
5° Esperimento
 
Materiale:
Piatto di plastica, arancia, miele di trifoglio, miele di castagno,parmigiano, peperoncino, marmellata di arance e marmellata di susine.
 
Procedimento:
Nadia, ha preparato per ogni gruppo un piatto che conteneva: mezza fetta d’arancia, un cucchiaino di miele di trifoglio, un cucchiaino di miele di castagno, qualche pezzettino di parmigiano, un peperoncino piccante, un cucchiaino di marmellata diarance e per finire un cucchiaino dimarmellata di susine, dopo averci consegnato il piatto, ci ha consegnato una fotocopia con la seguente tabella:
 
 

 
Dolce
 
Salato
Acido
Amaro
Piccante
Arancia
 
 
 
X
 
 
Miele trifoglio
x
 
 
 
 
Miele castagno
x
 
 
X
 
Parmigiano
 
X
 
 
 
Marmellata d’arance
x
 
 
x
 
Marmellata di susine
x
 
 
 
 
Peperoncino
 
 
 
 
 
x

 
L’assaggiatore, che in questo caso ero io, doveva assaggiare i diversi cibi e mettere una croce in base al loro sapore.
 
Conclusione:
Con questo esperimento abbiamo classificato i sapori percepiti dai recettori del gusto.